E’ l’ultimo ostacolo da superare per rendere funzionale l’impianto rifiuti. Via dell’Inviolata a Guidonia è la strada di proprietà della Città Metropolitana di Roma che collega la provinciale 28 Bis – dove ha sede il casello autostradale della Bretella Fiano Romano-San Cesareo – ma è chiusa dal 4 agosto 2021 per decisione del sindaco grillino Michel Barbet. La chiusura della strada è apparsa a molti come l’ultimo espediente adottato per impedire l’apertura dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico della “Ambiente Guidonia”, società del gruppo dell’imprenditore Manlio Cerroni, autorizzato dalla Regione Lazio a smaltire 190 mila tonnellate di rifiuti l’anno.
Il sindaco ha vietato la circolazione di qualsiasi veicolo poiché via dell’Inviolata è invasa da rifiuti abbandonati da “zozzoni” e svuotacantine. Domani, venerdì 14 gennaio, il Tar del Lazio emetterà la sentenza su un caso che per il momento ha fatto felici soltanto gli avvocati nominati dal sindaco di Guidonia Montecelio. A Barbet va riconosciuto il merito di aver fatto melina e catenaccio, che insieme alla propaganda sono le due esclusive prerogative dell’uomo. I giudici amministrativi hanno già espresso il proprio orientamento il 14 ottobre scorso censurando il comportamento del sindaco perché con la chiusura – scrivono i magistrati – “preclude l’accesso al Tmb dei mezzi per il conferimento dei rifiuti, impedendo così l’ordinario e legittimo esercizio dell’attività di trattamento dei rifiuti autorizzata legalmente, avente carattere essenziale e rispondente ad interessi pubblici di primario rilievo”. Una frase che lascia poco spazio ad interpretazioni. I giudici confermeranno la tesi anche nella sentenza di domani? Si tratta di aspettare 48 ore e poi vedremo.